29Jan2015

Energia, PMI: risparmiare senza investire?

Sì. E vedremo come. Ma prima alcune domande facili facili:


 

  • In quale grande paese europeo, senza giacimenti di combustibili fossili (se se ne eccettuano alcuni, limitati in una piccola regione del suo meridione) gli interventi di efficienza energetica potrebbero più fare da volano, attivando posti di lavoro qualificati, e benefici diffusi per l’ambiente e per la collettività?
  • In quale paese europeo è particolarmente complesso attivare interventi di efficienza energetica a causa delle incertezze nell’interpretazione delle norme, del numero di adempimenti burocratici, di balzelli improvvisi e magari retroattivi?
  • In quale grande paese europeo il costo per KWh per le piccole e medie imprese è quasi il più alto d’Europa, soprattutto a causa delle tasse, e sarebbe quindi ivi vantaggioso abbattere la quantità di KWh consumati?
  • E in quale grande paese europeo il costo della componente energia scende, ma la bolletta aumenta, o come in questo periodo diminuisce in modo minimo, e comunque non segue che in piccolissima parte la cospicua (e momentanea) diminuzione dei prezzi dell’energia, in quanto le tasse aumentano in maniera più che proporzionale rispetto al calo dell’energia?

(Che è poi quello che avviene con tutti i beni e i servizi offerti in servizio monopolistico e oligopolistico. Ovvero i costi di produzione scendono , ma i prezzi di vendita non diminuiscono mai, perché le tasse sono sempre più elevate. Nei settori privati poi, in reale concorrenza, i prezzi di vendita scendono sempre di più, e inoltre la tenaglia con  sempre maggiori tasse impoverisce sempre di più le aziende. Ciò significa che anno dopo anno una parte sempre maggiore del valore prodotto dalle aziende finisce nelle mani dello Stato, ad alimentare spese improduttive, fondi salva banche – pardon salva stati, una seconda altrettanto rapace burocrazia a Bruxelles ecc.  e nel tempo i servizi diminuiscono e il debito pubblica aumenta).

La risposta è semplice: questo paese è l’Italia.

Nonostante tutto questo c’è un modo ovvio per risparmiare sulla bolletta: diminuire il numero di KWh consumati (visto che ogni KWh non consumato ha la positiva conseguenza di evitare di pagare anche la relativa fetta di tasse).

Ma, direte voi, per diminuire i consumi, a parità di produzione, è necessario investire in attività di efficienza energetica. E non ci sono soldi da investire.

In realtà anche le piccole, e soprattutto le medie aziende hanno la possibilità di ottenere risparmi in bolletta senza investire direttamente, attivando particolari contratti di efficientamento energetico con le E.S.Co. (Energy Saving Company).

Le E.S.Co., a valle di un sopralluogo per il tramite del quale si verifica lo stato dell’arte degli impianti esistenti, e dopo avere effettuato uno studio preliminare per valutare la fattibilità del progetto (che prevede  fra le varie attività l’analisi dello storico delle bollette),  effettuano direttamente presso la struttura del cliente interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento.

I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la E.S.Co. ed il cliente finale con diverse tipologie di accordo commerciale.

Una tipica classe di piccole aziende, che possono certamente trarre profitto da questo modello di business, sono i supermercati e i centri commerciali. Nei quali, fra i possibili interventi, se ne possono effettuare alcuni a costo zero, che portano a risparmi in bolletta notevoli, quali:

  • verifica delle bollette;
  • riduzione dell’energia reattiva;
  • sostituzione degli inverter dei sistemi di refrigerazione più obsoleti;
  • sostituzione delle lampade fluorescenti di vecchio tipo con tecnologie come i LED.

Al termine del contratto, solitamente della durata di 5 anni, il supermercato si tiene le apparecchiature (che durano mediamente 10 anni) e l’intero risparmio in bolletta.

Con vantaggi collaterali, come per esempio nel caso del cambio con i LED, quello di non dover più spendere per manutenere (e sostituire) il parco luci al neon, il non avere i fastidiosi sfarfallamenti tipici del neon, avere una luce più confortevole e uniforme ecc.  
Diventa quindi realmente possibile effettuare interventi di efficienza energetica e avere bollette più leggere senza investire un euro.

(continua)…

Energia-elettrica

Luigi Plos

Esperto Energia Konsumer Italia