18Jul2018

RAEE: Benvenuto Open Scope

Cari amici consumatori oggi vi parliamo dei rifiuti elettronici i cosiddetti RAEE;
questi rifiuti sono considerati “particolari” in quanto comprendono apparecchiature tecnologiche guaste e obsolete destinate a diventare rifiuti. 


La Particolarità di questi rifiuti sta però anche nel fatto che la maggior parte contiene sostanze pericolose o tossiche per l’ambiente ed il loro abbandono nelle discariche o il trattamento in inceneritore potrebbe causare inquinamento dell’aria e del terreno. D’altro canto I rifiuti RAEE hanno però una potenzialità enorme in caso di riciclo in quanto spesso le apparecchiature elettriche contengono materiali quali: Ferro, piombo, rame, oro che si prestano al riutilizzo e quindi a limitare lo spreco di risorse per la costruzione di nuovi apparecchi. 

Le categorie principali sono:
- Piccoli e grandi elettrodomestici
- Pc, smartphone, tablet, modem
- Dispositivi medici
- Giocattoli elettrici
- Strumenti per l’illuminazione


Tutti questi rifiuti vengono quindi trattati consapevolmente, con un adeguato smontaggio che possa avviare il trattamento di recupero dei materiali nel modo più opportuno.

- Dal 18 Giugno 2010 è possibile riconsegnare il Rifiuto RAEE direttamente al rivenditore a fronte dell’acquisto del nuovo, in questo casa si parla di RAEE UNO CONTRO UNO.
- Dal 22 luglio 2016 invece è entrato in vigore il nuovo decreto che prevede il ritiro gratuito da parte della grande distribuzione senza dover acquistare il nuovo, in questo caso parliamo di RAEE UNO CONTRO ZERO;
L’obbligo di il ritiro viene applicato ai negozi di almeno 400 metri quadrati per RAEE fino a 25cm. 
Per i punti vendita inferiori ai 400 metri quadrati e gli store online invece non sussiste l’obbligatorietà del ritiro ma solo la discrezionalità. I distributori possono e devono rifiutare il RAEE nel caso in cui questo possa rappresentare un rischio per la salute e la sicurezza o sia manomesso o contenga rifiuti differenti dal RAEE stesso. 

In Italia sono stati raccolti nel 2017 circa 820.000 tonnellate di RAEE, nel 2018 si prevede un ulteriore incremento fino a 1 milione di tonnellate, questi numeri sono destinati a salire ulteriormente con l’entrata in vigore del nuovo sistema Open Scope , fortemente voluto  dall’Ue, a partire da Agosto 2018. 
Il Nuovo sistema Open Scope introduce molti altri rifiuti nelle categorie RAEE; insieme a tostapane, smartphone e schermi troveremo quindi schiavette USB, spine, fusibili, microchip, stufe a pellet e molto altro ancora. Questa novità porterà quindi ad un incremento sostanziale del numero di tonnellate ritirare ogni anno; si calcola che, secondo il principio di “chi sporca paga”, le aziende interessate passeranno dalle attuali 7.000 a quasi 12.000. 

Il nuovo sistema non solo porterà un riciclo maggiore e quindi un abbassamento dell’inquinamento da rifiuti tecnologici ma sarà anche diretta conseguenza di un aumento di posti di lavori nel settore specializzato. 
Le associazioni dei consumatori al momento dovranno vigilare ed attendere gli ultimi sviluppi prima di agosto in quanto il decreto non chiarisce ancora la totalità dei rifiuti che rientrano nel ritiro e le modalità di consegna, una volta entrato in vigore invece occorrerà scandagliare il terreno e raccogliere le impressioni dei consumatori direttamente sui punti vendita. 

 

Cristiano Taloni
Responsabile settore informatico-digitale
c.taloni@konsumer.it