Più Carbone per tutti! Denuncia delle associazioni contrarie alla riforma delle tariffe elettriche delAEEGSI
A Parigi i leader sono tutti chiamati a ridurre le emissioni e attuare politiche globali di efficienza e razionalità al consumo. In Italia, nonostante le dichiarazioni del premier Renzi sui risultati ottenuti dallItalia in materia di riduzione di emissioni, si sostengono i consumi dei combustibili fossili grazie alla bolletta della Befana emanata dal collegio presieduto da Guido Bortoni.
Annunciamo ricorso al TAR Lazio e battaglia su tutti i fronti per difendere lambiente e le tasche degli italiani dalla speculazione a favore dei termoelettrici e contro rinnovabili ed efficienza.
Roma/Milano 4 dicembre 2015 La delibera 582/2015 del 2 dicembre 2015, varata durante la COP21 di Parigi, istituisce in Italia il principio secondo il quale chi più consuma meno paga; attraverso il bonus sociale, con un minimo contributo economico, si disincentiva lefficienza energetica per le fasce di popolazione meno abbienti. Anziché spingerle a risparmiare energia si cerca di aumentarne i consumi.
La Bolletta della Befana non fa nientaltro che spostare i costi di rete da coloro che consumano molto a coloro che risparmiano energia. Senza valutare la congruità dei costi vengono riconosciuti ai grossisti e ai distributori di energia elettrica più soldi chiedendoli a chi risparmia sulla bolletta, con la scusa di incentivare pompe di calore e piastre a induzione, cosa che si potrebbe fare con altri metodi. Il solito regalo alle lobby dei combustibili fossili.
LAutorità distrugge così qualsiasi possibilità di risparmio e uso razionale dellenergia. Essa infatti avvia la graduale riforma delle tariffe applicate ai clienti domestici, a partire dal I°gennaio 2016 e che arriverà a regime il I° gennaio 2018.
Questa riforma costerà in media a ogni italiano circa 100 allanno, senza neppure la possibilità di risparmiare tramite comportamenti virtuosi. Pagheranno meno solo i grandi spreconi di energia, non importa se con nucleo familiare numeroso o meno, in quanto i costi saranno parametrati più alla potenza impegnata che allenergia consumata. Nell'immagine dell'articolo l'impatto sulle famiglie italiane
Le associazioni scriventi hanno presentato solo pochi giorni fa una proposta alternativa che permette di stabilizzare la tariffa D1, ovvero la tariffa che prevede lottenimento di benefici sui costi di rete solo se si mette in atto un comportamento virtuoso. Si potrebbe così incentivare un qualsiasi intervento per efficientare i consumi, spingendo a non sprecare ma a usare con raziocinio lenergia. Questa proposta ha preso quindi il nome di Tariffa proporzionale.
Quella dellAutorità è invece una riforma che aumenta i costi dellenergia elettrica, incoraggia il consumo di energia prevalentemente da fonti fossili prelevata dalla rete, pregiudica gli investimenti già effettuati per impianti di autoconsumo e per lefficienza energetica, non è conforme né alla legge delega né alle direttive comunitarie, ma soprattutto non influenza per nulla il comportamento del consumatore, che non avrà alcun interesse nellassumere comportamenti virtuosi.
Daremo battaglia su ogni fronte: annunciamo da subito un ricorso al TAR per stoppare una riforma dannosa per le tasche degli italiani, per lambiente e quindi per la salute.
Luigi Gabriele - Affari Istituzionali - CODICI
Konsumer Italia condivide quanto denunciato dalla consorella Codici, appoggeremo qualsiasi azione sarà ritenuta utile affinchè sull'energia prevalga una normativa che favorisca le rinnovabili e penalizzi chi spreca.