14Feb2015

Energia, Mercato libero: +15/20% di quello tutelato

Il mercato libero dell’energia elettrica costa il 15/20% in più di quello tutelato, e anche i prezzi applicati nel mercato libero del gas (+7,9%, ad eccezione dei clienti con elevati consumi; n.d.r.) risultano in media più costosi rispetto a quelli di tutela. Inoltre, il numero di reclami nel mercato libero è superiore rispetto alla tutela, in particolare crescita nel gas. Attualmente, per questi motivi, solo il 25% dei clienti domestici ha scelto il mercato libero elettrico, e il 22% quello libero del gas.

A renderlo noto è l’Autorità per l’energia (AEEG), che, nel Monitoraggio dei mercati retail per gli anni 2012-2013, analizza anche le cause dei prezzi tanto più elevati dell’elettricità nel mercato libero: “Un elemento da interpretare con attenzione – spiega l’AEEG ? perché in parte imputabile alla tipologia delle offerte del libero, spesso caratterizzate da ulteriori servizi aggiuntivi collegati alla fornitura. Il fenomeno potrebbe essere anche sintomo delle difficoltà dei consumatori nel valutare il valore intrinseco delle diverse proposte”. Per tali ragioni, l’Autorità ha chiesto di “mantenere ancora attivi, per entrambi i settori, gli strumenti e regimi di tutela, pensando piuttosto ad un percorso, una road map, per il loro progressivo superamento” e “suggerisce quindi attenzione nel processo di accompagnamento regolatorio al pieno accesso dei clienti al solo mercato libero”.

E allora, perché nel Ddl concorrenza il Governo vuole abolire la tariffa tutelata tanto nell’energia che nel gas? «Nasconde un regalo alle compagnie e un doppio inganno per famiglie e piccole imprese – commenta il giornalista Riccardo Quintili – Se di fronte a un competitor indubbiamente conveniente le compagnie che si affrontano per strappargli clienti non sono in grado di stabilire tariffe più basse, perché mai dovrebbero farlo quando non dovesse esserci neppure l’effetto calmierante delle tariffe tutelate?». Secondo inganno, forse anche più subdolo del precedente: «Aprire alla concorrenza senza più paletti – continua Quintili – si dice porterebbe più dinamismo nelle offerte e dunque benefici a tutti i consumatori. Se come dinamismo si intende il proliferare di contratti scorretti o ingannevoli, beh già ora possiamo ben dire che il mercato sta dando il meglio di sé». E visto che al peggio non c’è mai fine, Konsumer Italia si augura che milioni di famiglie non siano costrette a scegliere una nuova formula tariffaria (entro il 2015 per il gas e dal 2016 per l’elettricità), come paventato in questi giorni con l’inserimento in un Ddl concorrenza che ha tutta l’aria dell’ennesima fregatura per consumatori e piccole imprese, già oggi alle prese con una crisi drammatica.

Andrea Scandura