28Jun2016

Ho scelto Konsumer per stare vicino agli

Geremia Mancini, nuovo presidente di Konsumer Abruzzo, si racconta: serve un nuovo Umanesimo sociale

Di Alessandra Schofield


Geremia Mancini è il nuovo presidente di Konsumer Abruzzo. Il prossimo sabato debutterà ufficialmente in conferenza stampa, ma nel frattempo lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio.
Nato a Manoppello, in provincia di Pescara, sessantuno anni fa, Geremia Mancini è oggi un dipendente pubblico. In passato Consigliere Comunale e Provinciale di Pescara, vanta una lunga esperienza sindacale: entrato giovanissimo – negli anni ’70 – in Cisnal, poi divenuta Ugl, vi ha ricoperto infatti praticamente tutti gli incarichi incluso, da ultimo, quello di Segretario Generale. Incuriositi, gli abbiamo domandato da dove sia scaturita la voglia di attivarsi nel consumerismo. La risposta è stata sorprendente.

Sig. Mancini, cosa l’ha spinta ad impegnarsi in Konsumer?
Lasciato il Sindacato ho fondato, insieme ad un gruppo di amici, una associazione culturale “Ambasciatori della fame”, con la quale ci impegniamo a tutelare la memoria storica della nostra Regione attraverso la valorizzazione di eventi e uomini che l’hanno onorata. Ma mi manca, mi viene anche richiesto, di tornare ad offrire ancora un contributo per l’oggi. Un oggi fatto di tante difficoltà, soprattutto per gli “ultimi”. E allora credo che miglior strumento non può che essere una Associazione di Consumatori. Da qui il mio arrivo in Konsumer. E ringrazio il Presidente Fabrizio Premuti per avermi consentito questa scelta.


Da quanto ha potuto osservare, finora qual è stata la risposta dei cittadini del suo territorio alle attività di Konsumer?
In realtà, credo sia l’organizzazione che deve andare incontro alle esigenze dei cittadini. Cercando di farli sentire comunità e non già, come oggi accade – penso per volere dei manovratori – dei singoli accompagnati solo dalle loro difficoltà. Konsumer, almeno questo è il mio sogno, dovrebbe essere visto come un riferimento costante, forte e puntuale per chiunque ha legittimi diritti di cui si vede privato.


Quali sono le problematiche più urgenti e di interesse consumeristico dell'area di Pescara e della Regione?
Quelle dell’Abruzzo non si discostano da quelle delle altre Regioni: prezzi fuori controllo, qualità dei prodotti a volte incerta e qualità dei servizi molte volte lontana dalla sufficienza.


Più in generale, sta emergendo in tutta la sua imponenza lo scandalo legato alla vendita di olio di oliva non ev, sebbene etichettato come tale; nove le etichette segnalate da Konsumer all’Antitrust, che ha già comminato la prima sanzione. Perché è così importante tutelare la qualità?
Ad avvicinarmi a Konsumer è stata proprio la vicenda legata all’olio d’oliva. L’Abruzzo è una regione con un grande e ottimo olio che può, deve, essere solo una ricchezza. Difenderne la qualità è un responsabile impegno. Ma vale anche per altri cibi.


In merito alle politiche finanziarie intraprese in successione dagli ultimi governi in tema di welfare, occupazione, sanità, servizi, cosa ritiene non sia stato affrontato e cosa invece non è stato affrontato nel modo giusto?
La nostra nazione ha conosciuto, secondo me, un colpevole e incredibile regresso. Lo Stato sociale è stato “picconato”. Una sanità a “macchia di leopardo” non trova ragion d’essere. Ogni Italiano merita di essere curato allo stesso modo che sia veneto, siciliano o abruzzese. Ma una battaglia che mi piacerebbe fare, sperando che Konsumer la condivida, è sulle pensioni. Trovo vergognoso, inattuale e dannoso che si voglia far continuare a lavorare i “nonni” tenendo fuori dal mercato occupazionale i loro “nipoti”. Folle. Esistono possibilità alternative, attuabili e sostenibili. Ho un progetto nel cassetto che, sempre secondo me, merita attenzione.


Ritiene affidabili i lievissimi segnali di ripresa economica italiana nel 2016 (dati Ocse +1% Pil +1,1% crescita occupazione)? Qual è, e quale sarà nel prossimo futuro la situazione delle famiglie italiane?
Se non si riduce la forbice tra chi ha troppo e chi ha troppo poco il paese ha un futuro gramo. La famosa “classe media” è stata fatta forzatamente migrare verso quella dei poveri. Una inversione di tendenza va fatta ed immediatamente. Bisogna riscrivere regole. Occorre un nuovo “Umanesimo sociale”.


Tornando a Konsumer: che messaggio vuole lanciare a tutti i cittadini-consumatori?
Credere che è proprio dalla tutela, dall’organizzazione e dalla chiarezza dei consumi che si deve partire, per migliorare poi tutto il resto.


Che consiglio può dare a chi volesse impegnarsi con Konsumer?
Il consiglio lo do prima di tutto a me stesso. Pensare agli altri con lo stesso spirito con cui si pensa a se stessi. Questo perché nessun cittadino, e quindi nessun consumatore, deve trovarsi penalizzato rispetto a forzature e brutture spesso alimentate da poteri che ne traggono un illegittimo profitto.