10Jul2014

Consap. Il Consumatore e le Assicurazioni private

Dopo 10 anni esce un nuovo Commentario al Codice delle Assicurazioni Private, «uno dei codici di settore più popolari, per via dell’invasività dei rapporti assicurativi nella convivenza civile» ? specifica la prof.ssa Candian, che assieme al dott. Carriero ha curato il volume. Con l’obiettivo di mettere ordine ad un sistema normativo che regola una materia complessa, come quella delle assicurazioni, Carriero spiega che «subito dopo le fonti, l’idea era di trattare il contratto, il contraente debole, con l’obiettivo di instaurare un dialogo continuo con il codice civile, con quello del consumo e con il testo unico bancario e delle finanze; nella logica di un approccio laico e non ideologico».  Nel corso della presentazione, presso l’Auditorium della Consap, sono emersi più volte riferimenti al mondo assicurativo francese: «La Francia è stata da poco protagonista di una riforma legislativa a tutela del consumatore (legge “Loi Hamon” n° 344 del 17 marzo 2014, che introduce l’azione di classe nel diritto francese, ndr), con un forte orientamento consumeristico – illustra la prof.ssa Paglietti ?. Lì il soggetto debole, prima di essere un consumatore è un assicurato; in Italia, invece, la vaghezza che contraddistingue la definizione di consumatore fa sì che sia l’assicurato a rientrare nell’ampia categoria dei consumatori». Con la nuova legge, i consumatori francesi vittime di violazioni della normativa posta a loro tutela, e del diritto della concorrenza, potranno proporre azioni collettive attraverso le associazioni iscritte in apposito albo. Noi pensiamo che anche i consumatori italiani abbiano il diritto di pretendere la stessa tutela e una giusta informazione, ma con una legge sull’azione collettiva ben diversa da quella oggi presente nel nostro ordinamento, un’azione di classe che sia applicabile con meno vincoli e con una valenza universale se acclarata dal giudizio.

Altri due temi importanti che sono stati dibattuti durante il seminario riguardano i temi della conciliazione e quello delle tabelle per il risarcimento del danno biologico per le lesioni gravi, nell’ambito della RC Auto. Su entrambi gli aspetti, Konsumer Italia si sta battendo da tempo. Per quanto riguarda l’accordo compromissorio, siamo favorevoli alla nomina di un arbitro presso il regolatore pubblico, sul modello dell’arbitrato bancario e finanziario, laddove l’assicurato lo richieda (come proposto dal dott. Auletta), purché tale introduzione sia limitata ai rami assicurativi con componenti finanziarie. Ben diverso il problema sul ramo danni. In questo caso vanno rafforzate quelle tutele di ordinamento privatistico, come la conciliazione paritetica, che possono influire, e molto, anche nell’aspetto culturale dei rapporti tra le parti e che permettono al consumatore, seppur attraverso le proprie rappresentanze, di essere sempre più protagonista delle sue vicende. Sull’attuazione dell’articolo 138, ribadiamo il nostro sostegno a quanto sostenuto dal Direttore Generale dell’ANIA Dario Focarelli, che nella sua relazione è tornato a chiedere a gran voce l’introduzione delle tabelle per il risarcimento del danno biologico derivante da gravi lesioni: «È un articolo già vecchio – precisa – che non tiene conto dei danni morali, ma che consente comunque al Giudice di aggiungere fino al 30% di risarcimento». Oggi come oggi, il costo medio delle lesioni gravi continua a salire, mentre quello delle lesioni lievi è sceso, a fronte di una diminuzione degli incidenti: «Grazie all’applicazione dell’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni – conclude Focarelli – che due anni fa ha reso obbligatorio l’accertamento strumentale del danno biologico di lieve entità, fino a 9 punti di invalidità permanente». È doveroso sottolineare che tali riduzioni, rilevate anche dall’IVASS, in zone particolarmente sensibili sulle microlesioni, giungono persino fino ad un meno 36%: risultato di un notevole effetto contrasto alla speculazione dovuta all’introduzione dell’esame strumentale, segno evidente che l’ammortizzatore sociale RC Auto è sempre meno appetibile e di più difficile approccio. Riduzioni di questo tipo non sono credibili neanche davanti alla diminuzione dei veicoli circolanti, tanto sono alte.  Le tabelle vanno approvate e vincolate all’inflazione, sia per ridurre il contenzioso sia per contenere i costi che, secondo i dati dell’ANIA, garantiscono ad un automobilista ben il doppio del risarcimento offerto dall’INAIL ad un lavoratore per lo stesso identico danno. Infatti, la prossima battaglia di equità sociale deve andare verso l’unificazione dei valori risarcitori per danno biologico, a prescindere dalla natura giuridica applicabile da cui scaturisce il danno.

Andrea Scandura