18Feb2015

RC Auto, torna a piovere dopo uno spiraglio di sole

A distanza di una settimana dal comunicato trionfale dell’ANIA, secondo cui i prezzi nella R.C. Auto sono diminuiti del 6% nel 2014, arriva la doccia fredda di IVASS: “Nel terzo trimestre 2014 il prezzo medio per la garanzia R.C. Auto è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente”. E’ quanto emerge dalle anticipazioni sui risultati dell’indagine sui prezzi praticati nella R.C. Auto che confluiranno nel prossimo numero del Bollettino Statistico dell’IVASS (www.ivass.it). «Non ha fatto in tempo ad uscire il sole che ha ripreso a piovere – commenta sarcastico Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia ? Dopo la discesa del trimestre precedente le tariffe risalgono, seppur di poco ma risalgono, e sconforta vedere che anche Milano è tra le città penalizzate da quasi un +1%. Certo piccole somme, aggiustamenti dello zero virgola, ma è significativo notare come, malgrado utili miliardari, le compagnie non siano in grado neanche di sopportare una minima flessione del guadagno, dando così la sensazione della partecipazione alla mutualità generale che è sì degli assicurati, ma che può essere gestita solo da loro. Non vogliamo parlare di nuovo di utili speculativi, ma sicuramente di aumenti assolutamente assorbibili dall’utile e che, se così fosse stato, ci avrebbe dato modo di parlare di responsabilità delle imprese. Purtroppo siamo ancora a registrare un chiamarsi fuori da parte di chi dovrebbe darci l’esempio». In sintesi, dall’analisi è emerso che: il prezzo medio nel terzo trimestre è stato pari a 489 euro (secondo ANIA paghiamo 411 euro per veicolo); nello stesso periodo, la metà degli assicurati ha pagato più di 440 euro per la copertura R.C. Auto; gli aumenti sono avvenuti a scapito degli assicurati più giovani (+0,2%) e dei più anziani(+0,5%); si rileva un’ampia variabilità nelle variazioni trimestrali del premio a livello provinciale: la riduzione massima si registra a Caltanissetta (-2,6%), l’aumento più alto a Vibo-Valentia (+2,1%). Quanto ai dati su base territoriale gli andamenti trimestrali per provincia indicano le seguenti variazioni: Milano +0,9%, Bologna +0,7%, Roma +0,3%, Napoli -1,3%,  Palermo -0,7%. A tal proposito, Konsumer Italia ribadisce che è necessario abbandonare l’assurda base tariffaria, costruita anche in base al territorio, mentre bisogna valorizzare il dato individuale del rischio che ormai la tecnologia ci permette di avere con grande dettaglio.

Andrea Scandura