03May2015

R.C. Auto, Indagine IVASS: “Permangono elementi di forte criticità”

Se il divario di prezzo nelle tariffe Rc Auto fra uomini e donne (tradizionalmente a favore delle seconde) è stato annullato, così non è nel confronto tra l’Italia e gli altri Paesi europei, né tantomeno tra Nord e Sud della Penisola.


Questi i dati dell’indagine IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) sulle tariffe Rc Auto praticate in Italia, appena pubblicati. Avviata nel 2012, l‘indagine rileva trimestralmente i prezzi praticati in 21 province per 11 tipologie standard di assicurati, sia automobilisti sia motociclisti, monitorando tutte le imprese sottoposte alla vigilanza dell’Istituto. Secondo l’Authority, l’andamento delle tariffe si presenta mediamente in diminuzione per le autovetture nel Nord Italia, mentre permane costante, o in aumento, al Centro-sud e per le “due ruote”.

Una nota dolente, che comunque non stupisce: Konsumer Italia denuncia da tempo la “discriminazione territoriale” di cui sono vittime i consumatori italiani, costretti a pagare tariffe doppie a seconda della Regione di residenza. «La discriminazione territoriale penalizza il Sud – dichiara Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer ? ma anche alcune città del Nord come Bologna, Rovigo e Lucca, dove i cittadini pagano cifre spropositate per la RC Auto». Il costo dell’assicurazione è inoltre uno dei primi motivi per cui sul territorio italiano circolano tra i 3 e i 4 milioni di veicoli non assicurati: «Circolare senza assicurazione è un comportamento anti-sociale – continua Premuti ? ma bisogna dire che le compagnie stanno facendo guadagni miliardari, utili speculativi sulle spalle di chi paga la Rc Auto». Alle imprese che parlano di “ribasso tendenziale registrato nel settore auto” risponde l’indagine IVASS, che attribuisce il parziale calo delle polizze “oltre al ritorno all’equilibrio tecnico e alla profittabilità delle compagnie assicurative del settore, alla riduzione nella circolazione dei veicoli dovuta alla crisi in atto e al conseguente calo dei sinistri”.

La ricerca evidenzia “elementi di forte criticità” dovuti al “livello tuttora molto elevato del premio medio nel confronto internazionale” e al “divario tra le tariffe praticate nelle regioni settentrionali e in quelle centro-meridionali”. Per combattere questo fenomeno, Premuti ribadisce: «Rendiamo obbligatoria l’installazione della “scatola nera” su tutte le macchine, abbassiamo le tariffe e confischiamo i mezzi a chi non paga l’assicurazione. Siamo felici di apprendere che della “scatola nera” come possibile soluzione al caro assicurazioni e (soprattutto) in funzione della sicurezza delle persone hanno parlato da poco anche il Presidente dell’Antitrust Pitruzzella e il Presidente dell’Ania, Minucci».