fonte www.parcoabruzzo.it
Fu nel comune di Opi, uno dei più suggestivi del Parco, che il 2 ottobre 1921 la Federazione Pro Montibus et Silvis di Bologna, guidata dallillustre zoologo professor Alessandro Ghigi e dal botanico professor Romualdo Pirotta, volle istituire la prima area protetta dItalia affittando dal comune stesso 500 ettari della Costa Camosciara, nucleo iniziale del Parco, situato nellalta Val Fondillo, divenuta successivamente una delle valli più famose e frequentate.
E proprio in questo impervio territorio, difficilmente accessibile, dellAlto Sangro che trovarono rifugio lOrso bruno marsicano, il Camoscio dAbruzzo, il Lupo appenninico ed altre specie non meno importanti.
Il 25 novembre 1921 ci fu la cerimonia inaugurale e per acclamazione fu costituito lEnte Autonomo Parco Nazionale dAbruzzo.
L11 settembre del 1922, per iniziativa di un Direttorio Provvisorio presieduto dallonorevole Erminio Sipari, parlamentare locale e autorevole fondatore del Parco, unarea di 12.000 ettari ricadente nei comuni di Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia de Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga, insieme a una zona marginale di 40.000 ettari di Protezione Esterna, divenne Parco Nazionale alla presenza di tutte le autorità, presso la Fontana di S. Rocco a Pescasseroli, dove resta una lapide corrosa dal tempo a ricordo del famoso evento.
Poco più tardi lo Stato italiano, con Decreto Legge dell11 gennaio 1923, ne riconosceva ufficialmente listituzione.
Qualche decennio prima, il Re Vittorio Emanuele volle istituire in questarea una riserva di caccia, per evitare lo sterminio incombente e lestinzione di importanti ed uniche specie selvatiche.
Daltronde sia lOrso Marsicano che il Lupo e il Camoscio avevano abitato unarea molto più vasta comprendente quasi lintero Appennino, ma il degrado degli habitat, procurato dalleccessivo disboscamento e dalla diffusa antropizzazione, nonchè la caccia indiscriminata, li aveva relegati nei luoghi più remoti e selvaggi.
Proprio grazie al Parco questi luoghi conservano ancor oggi quei valori naturali e culturali della montagna tanto da ispirare altri territori a seguirne lesempio.
Luomo moderno, completamente coinvolto dalla società super-tecnologica, può ritrovare nel Parco Nazionale dAbruzzo, Lazio e Molise un pezzo della propria storia e della propria evoluzione, una storia scritta su un libro ancora aperto fatta di vicissitudini geologiche, di affascinanti selve e di una cultura socio-economica sobria, parsimoniosa e creativa.
Ente Parco Nazionale dAbruzzo, Lazio e Molise
Viale Santa Lucia 67032 Pescasseroli (AQ)
Tel. 0863/91131