In questo secondo appuntamento parleremo di un altro tipo di calamità a cui è tipicamente soggetto il nostro territorio: le alluvioni.
Oggi ci è venuta a trovare Francesca Topazi, volontaria dell'associazione Millennium; inizierei con il chiederti che cosa è un Alluvione?
Quando si parla di alluvione si intende l’allagamento di un’area dove normalmente non c’è acqua. La causa principale delle alluvioni sono le piogge particolarmente durature o abbondanti i cui effetti sui corsi d’acqua arrivano fino all’esondazione derivata dallo straripamento o dalla rottura degli argini con il conseguente allagamento dei terreni che lo circondano.
Ma come può una pioggia provocare un alluvione ?
Un fattore che concorre in maniera importante agli effetti delle piogge è la presenza e la stabilizzazione dell’essere umano. In generale, infatti, su un territorio maggiormente antropizzato si avranno effetti più gravi non solo per la concentrazione di persone ed edifici che quindi aumentano i destinatari dei possibili danni ma perché la stessa azione dell’uomo modifica il territorio con effetti spesso negativi. Basti pensare ad esempio ai fiumi tombati ovvero a quei fiumi che non si vedono in quanto coperti artificialmente per lunghi tratti all’interno del centro abitato.
E' possibile prevedere un evento alluvionale ?
Le possibilità di previsione di un evento alluvionale dipendono dalle caratteristiche del singolo corso d’acqua: in un fiume particolarmente grande l’innalzamento dell’acqua avverrà più lentamente permettendo quindi il suo monitoraggio e l’attuazione di interventi di prevenzione. Nei corsi d’acqua più piccoli o nei fiumi tombati, al contrario, il livello dell’acqua crescerà più rapidamente riducendo conseguentemente i tempi di intervento e la possibilità di prevedere eventuali esondazioni. Occorre infatti ricordare che una previsione, per essere definita tale, deve dare indicazioni precise di spazio, tempo e intensità del fenomeno previsto; anche le previsioni meteo, possono indicare solo la probabilità più o meno precisa di una precipitazione in una determinata area geografica senza però determinare il punto preciso dove queste si verificheranno. Risulta quindi fondamentale l’individuazione delle aree a rischio allagamento; questo viene effettuato dalla Regione competente o dalle Autorità di Bacino tramite il Piano di assetto idrogeologico in base al quale il Comune redigerà poi il piano di emergenza comunale. Al''interno del piano verranno indicate le aree interessate, i grandi fiumi, i fiumi tombati e le reti fognarie a rischio di fuoriuscita, specificando le zone a rischio e tenendo conto anche delle infrastrutture coinvolte che comprendono i ponti e i sottopassaggi che potrebbero essere danneggiati o allagati.
Quali sono le attività di prevenzione ?
A questa attività di studio preventivo deve essere conseguente un’attività di prevenzione strutturale volta sia alla manutenzione dei corsi d’acqua e al rafforzamento dei loro argini che alla riduzione dell’attività edilizia nelle aree alluvionabili. Contemporaneamente sono fondamentali l’utilizzo dei sistemi di allertamento tramite i quali viene allertata e attivata la Protezione Civile del luogo interessato.
Passiamo ora consigli pratici, cosa si può fare prima dell’alluvione?
· Conoscere il piano di emergenza comunale e i sistemi di allertamento del proprio Comune.
· Segnalare rifiuti ingombranti abbandonati, tombini e corsi d’acqua ostruiti e rispettare l’ambiente
· Preparare una “safety bag”: una borsa con una torcia elettrica, una radio a pile, dell’acqua, i medicinali salvavita e del cibo secco (esempio dei biscotti), una coperta e degli impermeabili, tenere in casa una cassetta di pronto soccorso assicurandosi che ognuno ne conosca l’ubicazione.
· Conoscere il proprio territorio e le alluvioni che lo hanno colpito in passato in modo da essere consapevoli di cosa potrebbe accadere in futuro.
· Condividere le conoscenze e le informazioni con altri cittadini per aumentare la sicurezza generale.
Cosa fare durante l’allerta:
- Non restare nelle zone più a rischio in quanto l’acqua può salire rapidamente, anche di alcuni metri in pochi minuti:
- In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra;
- All’aperto, sono più a rischio i sottopassi le zone costeggianti i corsi d’acqua e quelle depresse.
- Proteggi i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli. Prima di scendere per mettere al sicuro oggetti, automobile o chiudere le porte dei locali, valutare bene la situazione, potrebbe essere pericoloso.
- Verificare il percorso per eventuali spostamenti all’aperto, in macchina o a piedi.
Cosa fare durante l’alluvione:
- Mantenersi ai piani alti della tua abitazione e non uscire per mettere in salvo l’automobile!
- Non usare l’ascensore
- Nello spostarsi ai piani alti prestare sempre aiuto alle persone con maggiori difficoltà.
- Chiudere gas e luce
- Non utilizzare apparecchi elettrici se sono stati a contatto con l’acqua o se si hanno mani o piedi bagnati.
- Non bere acqua del rubinetto o mangiare alimenti che siano stati toccati dall’evento, tutto ciò potrebbe essere contaminato.
- Se si è all’aperto è necessario allontanarsi dalla zona allagata: raggiungendo rapidamente l’area vicina più elevata ma evitando pendii o scarpate che potrebbero franare.
- Evitare di utilizzare l’automobile. L’acqua, anche pochi centimetri, potrebbe far perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento correndo il rischio di restare bloccati all’interno.
-Tenersi informati sull’evoluzione dell’evento seguendo le indicazioni delle autorità.
- Limitare, per quanto possibile, l’uso del telefono e dell’auto per evitare di intralciare le comunicazioni e il passaggio dei mezzi di soccorso.
Cosa fare dopo un'alluvione:
- Prima di rientrare in casa, attendere le istruzioni delle autorità
- Fare attenzione alle strade, sia quelle allagate che quelle ormai libere in quanto il manto stradale potrebbe cedere e potrebbero esserci voragini, tombini aperti o cavi elettrici scoperti
- Verificare se è possibile riattivare le utenze di gas e luce o utilizzare gli scarichi di casa chiedendo, se necessario, il parere di un tecnico per verificare che non siano danneggiati e pericolosi
- Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurarsi che sia non sia vietato da ordinamenti pubblici.
Cristiano Taloni
Responsabile settore informatico-digitale
c.taloni@konsumer.it - linkedin.com/in/cristianotaloni