20Jul2018

Inammissibile morire per una puntura d'insetto

COMUNICATO STAMPA

Konsumer Italia: inammissibile morire ad Anagni per una puntura d’insetto

Il Presidente Fabrizio Premuti “Impensabile affidare decine di migliaia di persone ad un presidio ambulatoriale territoriale”

Arturo Di Folco, responsabile Sanità “Assurdo veder morire un essere umano per una patologia che, trattata in tempi rapidi e con il corretto approccio farmacologico e strumentale, può essere positivamente risolta”

Konsumer Italia definisce di gravità inaudita quanto accaduto ieri 19 luglio ad Anagni, dove una donna di sessantadue anni è morta per lo shock anafilattico in seguito alla puntura di un calabrone. Trasportata al PAT – Presidio Ambulatoriale Territoriale – che ad Anagni ha sostituito il pronto soccorso presso l’ospedale, la signora è deceduta.

“Si tratta di un fatto inammissibile – dichiara il Presidente Fabrizio Premuti – ma la riflessione da farsi è se un presidio ambulatoriale territoriale possa o meno surrogare la presenza di strutture adeguate prima esistenti ed assistere decine di migliaia di persone”.

Denuncia il Dott. Arturo Di Folco, responsabile Sanità di Konsumer Italia “Il fatto fa emergere in maniera ancor più urgente quanto sia necessario un presidio di emergenza territoriale per la gestione di eventi che possono essere sottostimati oppure che non trovano il corretto trattamento per la carenza di una struttura adeguata ed organizzata per il trattamento delle emergenze ed urgenze. Assurdo veder morire un essere umano per una patologia che, trattata in tempi rapidi e con il corretto approccio farmacologico e strumentale, può essere positivamente risolta, come invece in questo caso non è avvenuto. Rimanendo nella valutazione gestionale delle emergenze-urgenze, va messo in assoluto rilievo come il fattore tempo sia la chiave risolutoria di tutte quelle patologie annoverabili in tutto un vasto territorio, aggregato purtroppo a tavolino, per mancanza di strutture di livello adeguato”.

 

Roma, 20 luglio 2018